SEMPLIFICAZIONE, PROCESSO URGENTE PER LE IMPRESE

"Le imprese necessitano di sostegni semplici, pratici e, soprattutto, veloci per il pagamento delle retribuzioni dei propri dipendenti nell'attuale fase emergenziale. Sotto questo punto di vista sfugge a qualsivoglia logica la scelta del legislatore di prevedere, per le aziende escluse dalla CIGO e dalla CIGS che accedono alla nuova cassa in deroga, la necessarietà di un accordo sindacale per l'accesso all'incentivo". Lo ha detto il giuslavorista Gabriele Fava, vicepresidente del Consiglio di Presidenza della Corte dei Conti, intervenendo all'online talk di RCS Academy su "Le Misure del governo a sostegno delle imprese" dei decreti CuraItalia e Liquidità. "La scelta appare ancor più illogica se si pensa che per l'accesso agli strumenti ordinari di integrazione salariale durante questa fase emergenziale è stata disposta la sospensione della necessaria procedura sindacale di consultazione - ha aggiunto - Ne risulta il paradosso per cui alcune imprese possono procedere speditamente verso la richiesta di cassa, mentre altre sono obbligate a soggiacere al potere di veto delle organizzazioni sindacali, andando incontro a lungaggini, rallentamenti e paletti di ogni genere. Nel pieno rispetto delle prerogative sindacali, pare potersi affermare che nell'attuale quadro emergenziale il tessuto imprenditoriale italiano non si possa permettere di investire così tanto tempo e risorse nella difficile ricerca di un accordo sindacale al fine di ottenere l'accesso ad un aiuto di cui hanno disperato bisogno", ha concluso.
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